1. |
L'aeroplano
03:53
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Guarda come brilla nell'aria quel grande aeroplano
unisce levante e ponente come un arcobaleno
ma spera che non posi gli occhi a mirare il paesaggio
che sì, è una colomba di pace ma ha uova di ferro
Senti che romba nell'aria quel grande motore
che sembra il monito severo di nostro signore
del resto chi siede nei cieli ha da sempre il diritto
di giudicare i vivi ed i morti o portare un conflitto
Ma no, non temere il passaggio del grande aeroplano
conquista orizzonti futuri a portata di mano
e a te restano solo i corpi di donne e bambini
l'uomo a fatica comprende i disegni divini
Ma guarda l'aeroplano è un vecchio sogno dell'uomo
volare liberarsi, viaggiare migliorarsi
Ma guarda l'aeroplano è un grande sogno dell'uomo
volare liberarsi, viaggiare migliorarsi
Osserva come segna il cielo il grande aeroplano
e scrive di cose celesti che a stento capiamo
eppure è già chiaro il messaggio che intende portare
decide per gli uni e per gli altri da che parte stare
Ma tu gioca ancora ragazzo a fare l'aeroplano
distendi le braccia e se puoi pensa ad un posto lontano
proteggi l'orecchio dal tuono che scuote la terra
se vuoi chiamalo temporale non dire più guerra
Ma guarda l'aeroplano è un vecchio sogno dell'uomo
volare liberarsi, viaggiare migliorarsi
Ma guarda l'aeroplano è un grande sogno dell'uomo
volare liberarsi, viaggiare migliorarsi
E gioca all'aeroplano è un vecchio sogno dell'uomo
volare liberarsi, viaggiare migliorarsi
E osserva l'aeroplano è un grande sogno dell'uomo
volare liberarsi, viaggiare migliorarsii
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2. |
Cosa nasconde la neve
05:03
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Scende su tutto la neve
ma forse sono fiocchi di veleno
riempici il calice e portalo alla mia bocca
così parole ne sputerà meno
così parole ne sputerà meno
Cade su tutto la neve
e sei sepolta nei miei pensieri
è vero, c'era una tormenta
l'ho conosciuta, sai, mentre dormivi
sì è vero c'era, sì, ma tu dormivi
E copre tutto la neve
ma in fondo cosa avrà mai da coprire?
Solo un'immagine perfetta, ma falsa
come un cartolina da spedire
tanti saluti, baci e abbracci dalla neve
Cosa nasconde realmente la neve?
Ho aspettato giorni interi per potertelo dire
e quando il sole ha cancellato ogni sua traccia
c'ero soltanto io, niente di speciale
c'ero soltanto io
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3. |
La prossima generazione
04:34
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Verrà l'inverno e forse porterà per noi
il tempo di guardarsi in fondo
dove si ha timore d'indagare
dove la notte scende senza annunci di tramonti
e dove il vento soffia in faccia
in direzione opposta alla nostra strada
Ma ci faremo forti di piccoli pensieri
e carezze rivoluzionarie
resistenza all'intima oppressione
Difenderò i tuoi sogni dai tranelli del possesso
ed i tuoi occhi dalle guerre in nome del progresso
preparerò le strade che accompagnano alla sera
a te che porti nelle mani i semi della primavera...
Sarà il domani forse
l'incertezza se restare o lottare
per non sentirsi persi
come rami spezzati dopo il temporale
Ma forse è pronto il velo del cielo
a squarciarsi e liberare
milioni di piccole promesse
pronte a camminare
su una nuova strada
E libererai i miei sogni dai fantasmi del possesso
il mio passato dalle guerre in nome del progresso
indicherai le strade che accompagnano alla sera
a me che porto ora nelle mani i frutti della primavera...
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4. |
La galera
05:02
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Apri la prima porta e ti darò il buongiorno stamattina
apri la seconda porta puzza di caffè dalla cucina
apri la terza porta il corridoio è già quasi affollato
apri l'ultima porta a quella non ci sono mai arrivato se non quando sono entrato.
Anni anni anni quanto sono lenti gli anni
a guardarli da 'sto buco di finestra sono a strisce, s'impazzisce, sono drammi
sì d'accordo per ogni crimine c'è un pari trattamento
ma stare in quattro in una cella di tre metri non è pena
è sovraffollamento
per pisciare ci si pista
qualche guardia poi ci pesta
e s'incazza s'arrabatta ci maltratta poi ritratta
“tanto da qui non esce niente” e dagli addosso al delinquente
ma povero Cristo i turni sono più del previsto
c'ha i suoi problemi e con quel il figlio che fa schifo a scuola
e se continua su questa strada
chissà, chi lo sa
chi sa dove finirà
Dio non voglia proprio qua
L'ispettore è un progressista e ci crede alla rieducazione, sì ci crede
e buonanima organizza ogni tipo di corso ogni sorta di lezione
cucito, botanica, disegno, ginnastica
italiano, matematica, religione, informatica
cucina, meccanica, musica psichedelica
genetica, aeronautica, chimica, missilistica
e si evade con la testa qualche volta poi non basta
è successo l'altra sera poco dopo della cena
Fausto è in bagno già da un'ora tic tac
provo allora io a bussare toc toc
Mimmo svelto, chiama l'appuntato
Fausto al bagno s'è impiccato
Oggi è il mio giorno di visite e un pensiero mi rovina la giornata
a pensarti sotto agli occhi indagatori delle guardie
ai commenti sulla tua maglia scollata
a pensare alle mani che ti frugheranno addosso
alle domande imbarazzanti alle allusioni a più non posso
ah! sapessi quanto t'ho aspettato
ah! domani chiama l'avvocato
l'avvocato è un tipo svelto, parlantina, sorrisetto e brillantina
e per gli scherzi del destino è l'avvocato a cui spacciavo cocaina
e mi ripete stai tranquillo e statti buono non ti fare fregare
il prossim'anno c'è l'udienza e ho buone carte da giocarci in tribunale
ma il magistrato è assai severo con lo spacciatore
con l'uomo nero, e con i ladri mamma che feccia
ma di politici in galera non c'è traccia
Ed il giorno passa bene o male con l'aiuto del Signore
e visto che ci sono prego pure di star bene e non finire nelle grinfie del dottore
perché qui i poveri diavoli si danno appuntamento
e anche chi ci lavora sconta il suo pentimento
il medico, le guardie, la psicologa che gnocca
l'assistente sociale, l'insegnante che borbotta
l'avvocato poi c'è il prete una volta a settimana
e per finire il direttore quel gran figlio di....
se vuoi perdere la testa questa l'occasione giusta
ma nel buio della cella, poco prima di dormire
penso sempre alle tue mani, che accarezzano il mio corpo
penso a te, a te soltanto
Sì insomma dai......
qualche volta anche alla psicologa
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5. |
Apologia del tempo perso
04:05
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Come ogni mattina mi sveglio trascinando il cervello a calci fuori dal letto e dubitando di tutto
D'accordo, metto in fila i pensieri non ho più sigarette rapida fuga al bar rapido sguardo al giornale..... già mi ha fatto incazzare
Ma non c'è tempo per divagare cerco di fare prima che si formi e che sbatta nella solita coda
Guardali che bei soldatini tutti in fila perfetta per andare al lavoro, io invece...io.... sono uno di loro
Ma pensa che bello sarebbe prendere il treno con un buon libro in mano e fare un po' di conversazione "anche io ho un bambino sa?.... prego signora..... no, io non scendo ad Ancona
io oggi arriverò al capolinea e salterò dentro un mare blu"
Vabbè, vediamo che c'è da fare si deve pur lavorare continuare a pagare il mutuo ed il cellulare ci faccio pure le foto....... ma vengo sempre male
"Ma si figuri non c'è problema, siamo a disposizione
Cavaliere la saluto!" 'sto grandissimo...... cliente
Ma pensa che bello sarebbe staccare il telefono, riprendersi un attimo e fare il giro degli amici e sedersi in un caffè a bere a chiacchierare a ridere a cantare a godere del tempo e non farselo mai bastare
a godere del tempo e non farselo mai bastare
a godere del tempo e non farselo mai bastare
Come ogni mattina mi sveglio trascinando il cervello a calci fuori dal letto e dubitando, dubitando, dubitando
Ma pensa che bello sarebbe staccare il telefono, riprendersi un attimo e fare il giro degli amici e sedersi in un caffè a bere a chiacchierare a ridere a cantare a godere del tempo e non farselo mai bastare
a godere del tempo e non farselo mai bastare
a godere del tempo e non farselo mai bastare
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6. |
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Stanotte la luna è caduta del cielo
E noi siamo marinai che non sanno più niente
Incapaci di perdersi
E affidiamo le rotte e i destini a lune stanche
Che a forza di occupare il cielo lo fan sembrare troppo distante
E forse quello ha ragione se dice
Che il cielo non è cosa per noi
Che soltanto la luna sa misurarsi con il sole e le stelle
Con le storie più grandi e con le luci più belle
E una nuova luna sorgerà
A ricordarci che non si può fare
Di andar da soli per mare
E con la sua luce chiarirà
I porti dove approdare
A chi è necessario obbedire
Ma forse una luna non cade da sola
Forse alcuni di noi aggrappati a una nuvola
Han pensato di prenderla e appoggiarla sul fondo del mare
Perché alle lune stanche il nostro bellissimo cielo
Non lo possiamo più lasciare
E certo quello ha ragione se dice
Che il cielo è una parte di noi
Ma che nemmeno la luna può misurarsi con il sole e le stelle
E decider sugli altri, sulla loro pelle
E se una nuova luna sorgerà
Noi le diremo che non si può fare
Di far capricci sul mare
E che le sua luce in verità
È solamente un riflesso
E dura appena una notte, poi sparirà
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7. |
Una canzone per l'estate
04:51
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Ho una canzone per l'estate
ma probabilmente è un modo come un altro
per cercare di ordinare parole e spazi
ho una canzone per l'estate ma non basta a raccontare
neanche le tue orme impresse sulla spiaggia
è una foto saturata e nient'altro l'accompagna
ho rischiato di perderti in questo lungo inverno
tra le cose che accadono e che cadono senza troppo rumore
ho rischiato di perdermi in questo lungo inverno
tra le cose che accadono e che cadono....
Ho una canzone per l'estate
ma dovrebbe avere almeno un po' di giallo
come i girasoli che sulle colline
sembrano soldati costretti a marciare
un esercito inerme che non ha nulla da conquistare
dovrebbe avere il rosso delle mie migliori azioni
lo stesso delle tue labbra e dei nostri giorni buoni
dovrebbe aver l'audacia di scuotersi e creare
un vento turbolento che agiti questo
maledetto mare
Ho una canzone per l'estate ma è soltanto un sottofondo
per dimenticare di trovarsi anche quest'anno
tutti in fila al casello sotto il sole rovente
a rimpiangere l'ombrello
poi ci ritroveremo spalmati sulla spiaggia
sperando di lasciare i malumori sulla sabbia
parlando senza impegno e senza farsi male
perchè non ci si svegli da questo dannato e docile
sognare
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8. |
Festa in giardino
02:39
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Oh, ma che poca luce che c'è stanotte
c'è un' aria strana ed ho voglia di urlare
prendere a calci anche il mio cuore
e provare dolore su dolore
e non perdonarmi niente in amore
Oh, ma che allegria così scomposta
e lo faccio apposta a non farmi trovare
nel posto giusto a festeggiare
e tu prendimi per mano ed inizia a raccontare
di ferite innocue che non fanno più male
Ah, stasera c'è la giusta atmosfera
per confidare ciò che si è e che si era
ma domani passerà
Ah, stasera c'è la giusta atmosfera
si può rischiare quello che si prova
tanto domani passerà
Oh, ma che vento strano che c'è stanotte
c'è un'aria instabile anche l'orizzonte adesso
è più vicino e più lontano
o forse siamo noi che barcolliamo
raccogliamo i nostri cocci ed andiamo
Oh, che malinconia già sorge il sole
e assieme alla mia sbronza te ne vai via
e a malapena ci guardiamo
con quel senso di vergogna tanto umano
quando appare ciò che nascondiamo
Ah, stasera c'è la giusta atmosfera
per confidare ciò che si è e che si era
ma domani passerà
Ah, stasera c'è la giusta atmosfera
si canta e balla un po' di bossa nova
tanto domani passerà
che domani passerà
sì, domani passerà
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9. |
Nemico fragile
03:54
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Difendi bene le tue sconfitte
chiuse in uno scrigno di cristallo
proteggiti dai cambiamenti
cancella le tracce di qualsiasi passaggio
Riparati negli anfratti della notte
e accendili di un pensiero rumoroso
che vuole canzoni, le stesse, all'infinito
venera un Dio che non offre riparo e riposo
Diffondi nelle strade il senso di paure benedette
che i mori giungono dal mare ad assediar fortezze
Inventati un nemico fragile come un vestito su misura
da coccolare dentro il letto se la notte fuori è fredda e scura.
Onora la tua piccola ossessione
marca differenze rimediate
celebra l'approssimazione
che serve carne da macello per nuove crociate
Rigetta le analisi troppo tortuose
che la verità è in un libro sottile
arruola guerrieri tra la disperazione
ha già tinto la tua bandiera, è verde di bile
Diffondi nelle strade il verbo di una violenza sacrosanta
accendi nuovi roghi e il popolo poi s'accontenta
Inventati un nemico fragile ma da trattare con premura
da sventolare quando la notte finisce ed il buio fa meno paura
Diffondi nelle strade il verbo di paure benedette
che i mori giungono dal mare ad assediar certezze
Inventati un nemico fragile come un vestito su misura
da sventolare quando la notte finisce ed il buio fa meno paura
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10. |
Che brutta mattina
03:16
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Che brutta mattina mi specchio nel caffè
caldo e profumato certo molto più di me
Nuvole pesanti cariche di pioggia e di nostalgia
faccio un tiro di tabacco ed uno di apatia
Ieri sera mi hai lasciato e come un bambino
oggi piango e rimpiango tutte le cose fatte assieme
e mi vengo in mente le parole più dolci
che non ti ho detto mai
Ma sto già progettando un lungo viaggio a sud del mondo
tra i deserti in Patagonia a contemplare gli infiniti spazi
oppure a meditare sotto l'aurora boreale
fin su in Norvegia per poi ritornare
ai sogni fatti insieme
ai sogni fatti insieme a te
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11. |
ED (il giorno di riposo)
04:16
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Oggi è una bella giornata e nel cielo c'è un gran sole
mi son fatto anche la barba e sono pronto per uscire
sbircerò tra i mercatini se c'è qualcosa da comprare
e forse dopo colazione mi farò un bel giro al mare
e non avrò neanche un pensiero che mi possa turbare
e non avrò neanche un pensiero
Sono in pace con il mondo mentre passeggio lungo il viale
oggi è il mio giorno di riposo mi sembra pure naturale
faccio due chiacchiere con il prete giusto perché siamo a Natale
e mentre inzuppo il mio cornetto butto un occhio anche al giornale
Oggi la borsa di Tokyo è caduta dalle scale
e nel mondo globalizzato è il mio ginocchio che fa male
sembra che quest'anno calerà la produzione
e il prodotto interno lordo fotte la mia colazione
Ma farsi prendere dal panico adesso mi sembra alquanto prematuro
d'altronde ormai da tempo van dicendo “ci sarà da farsi il culo”
ma oggi è il mio giorno di festa e non me lo farò scippare
riacquisto di serenità e mi farò quel giro al mare
e non avrò altri pensieri che mi possano turbare
e non avrò altri pensieri
Ora respiro in riva al mare carico di iodio e di sale
e la mia mente è un cielo terso e ascolto le onde sussurrare
per celebrare la situazione ci manca giusto una canzone
per questo estraggo la mia radio e sintonizzo una stazione
Dice che tra vent'anni i poli si scioglieranno
e chi abita in riva al mare farà il bagno tutto l'anno
e sembra che un meteorite punta dritto verso la terra
e nel tremilacentocinquanta saremo tutti sottoterra
Ma oggi è il mio giorno di festa anche se comincio a vacillare
vabbè ma in fondo, dai, chi se ne importa è quasi l'ora di pranzare
e mentre traffico col sugo o mentre inforno il polpettone
sarà per l'abitudine dei gesti accendo la televisione
Dice che quest'anno ci sarà meno lavoro
e i tedeschi non compreranno i nostri buoni del tesoro
e dice che l'influenza che arriva dalla Cina
è aggressiva al punto tale che non basta l'aspirina
e anche Gesù bambino tornerà su questa terra
ma gli inglesi e gli americani sono pronti a fargli guerra
e dice che quest'anno c'è il giudizio universale
ma per me è davvero troppo e ricomincio a canticchiare
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12. |
La periferia
03:44
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C’era un ragioniere stanco ad una scrivania
Ora si alza e se ne va
Verso un campo di baracche là vicino
Dove finisce la città
E le urla confuse dei ragazzi rimbalzano
Dietro alla vecchia ferrovia
Dove l’amore si raccoglie per la strada
E dove poi si butta via
C’era una ragazza ed offre i suoi tesori
In una lingua che non sa
Dietro una distesa immensa di rottami
E un ciuffo d’erba qua e là
Dove qualche topo mette in scena il suo spettacolo
Rincorso dalla polizia
E i lampeggianti sono i fari di un teatro
E curano la nostalgia
C’era un vecchio sindaco e le sue promesse
Sa già che non le manterrà
Che i favori pesano ed ora ha troppi debiti
Con quasi tutta la città
E c’è chi la visto camminare con lo sguardo assente
Dentro alla lunga galleria
Che percorre chi spoglia del passato
E scappa giù in periferia
C’era un bar aperto ad ogni ora della notte
Per chi non trova o chi non ha
Forse un altro posto al mondo dove andare
O forse ancora non lo sa
E c’è una gran puzza e non si beve neanche tanto bene
Ma quasi quasi c’è allegria
In fondo in fondo qui nessuno si conosce
Ma si sente in compagnia
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13. |
Parole di vetro
05:13
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Mi hai scritto parole di vetro
Così che io possa guardarci attraverso
E sentirmene parte e portarmele dentro
Ma senza capirne mai il senso
Ho ripetuto le tue parole di vetro
Perché sai come raggiungermi e sai come colpire
Mirare dritto alla pancia è un’ottima soluzione
Lusingare gli istinti e mai la ragione
Così ho portato le tue parole di vetro
In ogni angolo della mia stanza
In ogni davanzale di finestra
Fantasticando una chiave, un accesso su un mondo
Complicato ed ostile per sapersi orientare
Poi un giorno uguale agli altri
La storia ridisegna i suoi percorsi
Ed io rimango invischiato nelle tue parole
Ma tu sai soltanto ripetermi le stesse parole di vetro
Ho frantumato le tue parole di vetro
Ormai smentite dal tempo, ormai spazzate lontano dal vento
Scriverò su una spiaggia lettere di sabbia
E lascerò che sia il mare
Ad inventare parole che durano poche ore
O a cancellarle se vuole
Poi un giorno uguale agli altri
La storia disegnerà nuovi percorsi
Saranno soltanto un ricordo quelle assurde parole
Saranno un lontano ricordo quelle assurde parole
Saranno poco più che un ricordo le tue assurde parole
Saranno soltanto un ricordo le tue assurde parole
Di vetro.
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14. |
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Che c'importa di questo racconto che non si fa abitare
quest'apnea colorata d'argento, questa corsa a volersi negare
io i tuoi occhi li ho riavuti stasera in un po' d'intimità
ed hanno molto più senso
i tuoi bellissimi occhi non tentennano mai
tra ciò che sai benissimo di avere
e millantate ricchezze che in fondo non vuoi
Giovanni ha perduto il lavoro, ora guarda le altrui navi passare
quelle scie ostentate perfette lui non le sa più nemmeno sognare
sua moglie è una cara ragazza e non ha certo studiato
ciò che ha avuto dal mondo è a malapena un passato
ma ha gemme incastonate tra la fronte e le gote
e sa lenire il suo dolore con un filo di voce
Miranda ha diviso la vita con un padre malato
ma custodisce il sorriso e non lo ha mai tradito
la sfortuna s'inventa vita miracolosa
negli occhi scintillanti adesso quel sorriso si posa
Per i tuoi bellissimi occhi e per quegli occhi che sanno tremare
forse il mondo nient'altro s'aspetta che affacciarsi a quegli occhi e sapersi trovare
Per i tuoi bellissimi occhi io stanotte invento una canzone
perchè in fondo anche grazie ai tuoi occhi sono un uomo migliore
perchè in fondo attraverso i tuoi occhi vedo un uomo migliore
perchè in fondo è anche grazie ai tuoi occhi se sono un uomo migliore
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15. |
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Sono passi di un'antica danza
quelli che portiamo
appoggiati l'uno all'altra
dalla nascita ci corteggiamo
E se nel cuore della notte a volte
provo ad immaginare
le fattezze del tuo sguardo
in quello sguardo mi dovrò abbandonare
E scorgerò il cielo pieno di stelle
e imparerò la strada
e scorderò le mie pretese
di condurti verso casa
E non avrò paura
non avrò paure di te
e non avrò paura non avrò
Se i miei silenzi sono mani frettolose
che ti vengono a cercare
un giorno quei silenzi
li dovrò pure soddisfare
E aspetterò all'altare
quando il vento avrà sfogliato la mia rosa
chi fin dal primo istante
mi si è promessa come sposa
E scioglierai l'ultimo nodo
con una carezza
e manterrai il tuo giuramento
forse l'unica certezza
Ma non avrò paura
non avrò paura di te
io non ho più paura
non ho più paura di te
Ma non è giunto il tempo
e tu dovrai aspettare
alla fine della strada
ed io ne ho ancora tanta da fare
Non spenderò i miei giorni
a vivere l'inganno di una via d'uscita
ma insegnerò ai miei figli
a non aver paura nemmeno della vita
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16. |
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Cambiano i tempi e le idee
e dietro agli eventi si corre e si piange
... e già passa un anno, sembra soltanto un minuto
Ma tanto il mondo continua a ballare
anche senza di te si continua a ingannare
allegramente si ostina a ballare
lungo il bordo.....
Posso viaggiare con vecchi bagagli
trascinare certezze di un secolo almeno
ma spesso confondo i percorsi...
o fare il riassunto di esperienze vissute
aggiustare il peso di storie passate
e ogni tanto fermarmi a cullare i ricordi...
Che tanto il mondo continua a ballare
con i soliti vizi ed i problemi irrisolti
con il passo indeciso di chi non sa se stare in piedi
o cadere....
Ritornare ad occuparsi delle cause perdute
stare al passo col mondo anche se non ci piace
e dar voce al futuro sì
prestargli la voce....
E intanto il mondo continua a ballare
anche senza di te, con i problemi irrisolti
ma nel libro dei tempi proprio sotto il tuo nome adesso
c'è il mio nome.
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Giuseppe Tomassini Senigallia, Italy
Giuseppe Tomassini nasce nel 1976, vive a Senigallia.
Jazz, bossa nova, rock e folk affluiscono con freschezza nel
bacino della grande tradizione
della musica d'autore italiana.
Nel 2013 esce il primo disco “La luna è caduta dal cielo”.
“...tinteggia delicatamente la sala con testi che fanno impigliare i pensieri in una ragnatela
di sogno reale, in un gioco di forza tra sensibilità e passione.”
... more
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